lunedì 29 agosto 2016

Atene: terzo giorno

Oggi partiamo prestissimo, e poco dopo le 8.00 siamo all'ingresso principale dell'Acropoli. Ci siamo accorti solo qui che presi dalla fame di cultura ci siamo dimenticati della fame dei nostri stomaci: non abbiamo fatto colazione... rimedieremo dopo.
La scelta di arrivare presto è per evitare il caldo e soprattutto la ressa.
Decidiamo di partire dall'Acropoli e visitare il resto scendendo per uscire dall'ingresso ai piedi della collina vicino al Teatro di Dioniso. Che spettacolo, vero che non è rimasto poi molto ma quello che c'è è imponente e con un po' di fantasia si può immaginare lo splendore che doveva essere.


















 



























Prima delle 10.00 iniziamo la discesa verso l'Odeon di Erode Attico





e passando per la Stoà di Eumene

arriviamo al Teatro di Dioniso per poi uscire.


Ci prendiamo una piccola pausa per recuperare la colazione comprando dei dolcetti, effettivamente troppo dolci per i nostri gusti.

Ora via alla volta delll'Agorà Romana e la Torre dei Venti. Il sito è decisamente piccolo e lo giriamo rapidamente.










Finiamo che è da poco passato mezzogiorno e mezzo ma visto che la colazione è stata tardiva e il caldo un po' si fa sentire, optiamo per prendere della frutta da mangiare mentre ci dirigiamo verso la prossima meta: il Ceramico.
Siamo matti: a piedi sotto il sole a picco sulle nostre teste! Comunque quando arriviamo ci accorgiamo che ne vale la pena: il sito è enorme e c'è anche un piccolo ma prezioso museo.









Ma oggi è la giornata delle dimenticanze: non siamo stati al Museo dell'Acropoli! Quindi gambe in spalla e via che si riparte, arriviamo alle 15.00 ed abbiamo poco tempo per girarlo.







Visto che la giornata oggi è iniziata presto torniamo in albergo a riposarci prima di cena.

Oggi, per cena, proviamo la trattoria famigliare To Kati Allo: prendiamo la famosa moussaka, dei peperoni ripieni di riso e verdure e mezza porzione di uno spezzatino di manzo speziato con riso dall'aria strepitoso!


Per aiutare la digestione di questa bella cenetta facciamo quattro passi verso l'Arco di Adriano con tappa: quando la golosità prende il sopravvento ci scappa un gelato.

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